APPLICAZIONE: Misura del grado di nodularità nella ghisa o differenziazione tra ghisa duttile e la ghisa lamellare.
BACKGROUND: Il carbonio sotto forma di grafite viene spesso usato come additivo nella produzione di ghisa, in genere, in una proporzione del 2-4% in termini di peso e del 6-10% in termini di volume. La microstruttura della grafite nella ghisa ha degli effetti importanti sulle proprietà meccaniche delle componenti pressofuse. Quando la grafite si ordina in lamelle sottili, il risultato è la ghisa lamellare, la quale si presenta dura e fragile. Quando la grafite si ordina in noduli sferici, il risultato è la ghisa duttile, la quale di presenta morbida e malleabile.
Entrambi i tipi di ghisa sono ottenuti mediante la combinazione di carbonio, silice e altri additivi in ferro fuso. Spesso parte della combinazione degli elementi viene eseguita nello stampo finale. Se il risultato della combinazione non è uniforme o se il processo di pressofusione non risulta ottimale, è possibile che sia stata realizzata la pressofusione con variazioni di nodularità o con inclusioni di ghisa lamellare presenti nella ghisa duttile. Visto che il tipo di risultato modifica significativamente le proprietà meccaniche del metallo, le fonderie dovrebbero verificare l'uniformità della ghisa duttile. È importante che la distribuzione della grafite nella pressofusione sia uniforme e inoltre che le inclusioni di grafite siano presenti nella forma corretta: noduli piuttosto che lamelle.
Le analisi microscopiche e i controlli di tensione sono efficaci per verificare la nodularità. Tuttavia per una rapida e non distruttiva valutazione di una pressofusione il metodo preferibile è quello del controllo ad ultrasuoni basato sulla differente velocità di propagazione dell'onda sonora nella ghisa lamellare e nella ghisa duttile.